27 maggio 2014
Cammino di Santiago, un duro risveglio.
Oggi è stato un duro risveglio.
Ieri pomeriggio, ragionando su possibili mete per le vacanze estive, ho
improvvisamente realizzato che strane coincidenze fanno del 2014 l'anno
giusto per iniziare il mio Cammino.
Un figlio grandicello ed una splendida moglie che me lo permette (grazie
Chicca!) sono i punti di partenza fondamentali del mio cammino, che mi
permettono di uscire da casa (quasi) tranquillo ed iniziare, finalmente,
il mio cammino.
E' un sogno che va avanti da più di dieci anni, il Cammino di Santiago.
Libri letti, guide acquistate, mappe consultate… ed ora mi ritrovo che in meno di due mesi devo preparare il mio Viaggio, uno dei miei sogni.
E' stato un duro risveglio, premettevo, è stata una notte difficile.
Ho dormito male, agitato, nervoso… Ho paura.
Ho paura di iniziare il mio Cammino e, ancora, non è detto che lo inizi per davvero.
Ho paura di iniziare il mio Cammino o ho paura che le fortunate coincidenze non vadano a concretizzarsi in una vera partenza?
Ho paura di non partire o di partire?
Non so ancora come fare con i giorni di cui avrò bisogno, probabilmente
chiederò un periodo di aspettativa da attaccare alle ferie estive, ma
devo ancora parlare con il capo. C'è possibilità che mi accordi due o
tre settimane, ma non è un periodo ottimo per il mondo del lavoro e
dovrò sottostare alle volontà dell'azienda.
Questo, al momento, mi sembra lo scoglio più duro da affrontare.
Spero che questo sia lo scoglio più duro, non vorrei essere io, con la
paura di partire, a dover distruggere un sogno, non sarebbe stato
davvero un sogno.
Può essere un inizio, può essere una fine o, semplicemente, può essere una fase della mia vita.
29 maggio 2014
La lista prende forma... |
Organizzare il Mio Cammino.
E, insieme al sogno, inizia la frenesia della preparazione, dell'organizzazione dei trasferimenti e della gestione del costo, ma, soprattutto, dello ZAINO. Cosa metto nello zaino?
Devo mantenere il fardello leggero e funzionale, organizzare gli spazi e la "distribuzione" all'interno per non essere costretto a rifarlo ogni giorno… Lo zaino sarà la mia casa per più di un mese.
Sono già lanciato alle fasi successive della preparazione. Calma, ci vuole calma.
Inizio con il capire COSA portare con me fino a Santiago, abbigliamento e tutto quanto mi sarà utile in viaggio.La parola d'ordine che trovo scritta un po' ovunque è "ELIMINARE IL SUPERFLUO". Non sono un tipo che viaggia carico, ma, da una prima lista di spunta, tutto mi sembra indispensabile.
Un esempio: torcia potente o torcia non troppo forte? Una mi può servire per camminare in condizioni di poca visibilità, ma l'altra può essere utile per preparare il bagaglio quando, di mattina presto, gli altri dormono (spero di riuscire sempre a dormire in camerate con altra gente).
Come procedo? Per avere qualche suggerimento ho stampato liste di altri che hanno fatto il cammino… Iniziamo così.
4 giugno 2014
Il MIO Cammino e il Cammino degli altri.
Ho affrontato tutti gli impedimenti, risolvendoli nel miglior modo che
mi è stato concesso. Ho dovuto patteggiare. Ora devo risolverne solo uno
poi sarò certo di partire.
Ma non sono sereno… Ho sempre pensato che chi affrontava questo cammino
fosse una persona "superiore", certamente da ammirare… quasi un
supereroe.
Ora, per poterlo affrontare io, devo ridimensionare il tutto. Credere
che il Cammino sia alla portata di tutti e, quindi, anche alla mia.
Serve coraggio? Serve determinazione? Bene, posso provarci… Ma se il
Cammino non è alla portata di tutti io NON posso affrontarlo.
Inoltre DEVO FARLO PER ME. Cosa non del tutto scontata.
Poi inizierà l'analisi dei "motivi" che mi porteranno sulla strada….
9 giugno 2014
Perché?
Quando una persona “normale” decide di partire per un “viaggio” del genere deve anche chiedersi perché si appresta a partire.
Il
Cammino di Santiago è un vero e proprio cammino. Si dice che cominci
appena
usciti di casa, per me, più “semplicemente”, si inizia il proprio
cammino
quando ci si incomincia a porre delle domande. Domande diverse da
persona a
persona e che hanno come comun denominatore: se stessi. E qualche volta
va a finire che queste domande ti spingano fino a Santiago.
Mi
scuso per i tanti virgolettati, ma mi accorgo ogni giorno che un cammino non ha
un senso oggettivo; tutto è rapportato alle premesse ed alla condizione mentale
di ognuno nel momento in cui sceglie di partire.
Perché
sono partito dunque? Ho sempre pensato che avrei fatto il Cammino per motivi
turistici, perché conosco relativamente poco questa regione di Spagna (queste
regioni) e che mi sarebbe piaciuto visitarle con calma sfruttando l’opportunità
del cammino.
C’è
sempre un altro motivo, credo. Per alcuni sarà quello religioso, per altri
quello spirituale, per altri sarà una sfida con se stessi o un voto da espiare.
Per
me il Cammino è un po’ tutto. Non sono abbastanza religioso da dare un motivo
tanto “pesante” ai miei passi, non ne ho le conoscenze. Non sono neanche un
semplice turista che vuol scoprire e sentirsi viaggiatore. Non cerco a tutti i
costi una sfida con me stesso, ho scelto solo un ritmo…Io rientro in quasi
tutte le categorie, ma forse in una in particolare: io rientro nella categoria
di chi intraprende il cammino per motivi spirituali.
Ebbene
sì, vado alla ricerca di Dio e sono sicuro che, in qualunque modo o forma si
presenti, saprò riconoscerlo e affrontarlo. Ambizioso?!
No!
Io non vado alla ricerca del Dio che sta in quella regione, spesso azzurra, che
incorona le montagne, i campanili, le chiese o le case. Cerco quel Dio che sta
nelle teste della gente. Cerco quel Dio che per mille anni ha spinto migliaia
di devoti sulle strade di Santiago e nei loro sguardi, nei loro gesti, nei loro
ricordi. Voglio cercare Dio sul mio Cammino, voglio mettere i miei piedi negli
stessi solchi di chi porta un Dio con sé.
In definitiva cerco il Dio che sta in ognuno di noi, lo stesso Dio che ci obbliga ad essere migliori nei rapporti con gli altri. Quel Dio che ci chiede un’autocritica costante, quel Dio che ci abbraccia quando abbiamo bisogno e che molto spesso ci vede voltati altrove.
24 giugno 2014
E se questo fosse il mio itinerario???
1 | Gubbio | Bordeaux-Bayonne-St-Jean-Pied-de-Port | |||
Giorni | km | h | |||
2 | Saint jean pied-de-port | Roncisvalle | 25,7 | 8 | |
3 | Roncisvalle | Larrasoana | 27 | 7 | |
4 | Larrasoana | Pamplona | 15 | 4 | |
5 | Pamplona | Ciraqui | 31 | 8 | |
6 | Cirauqui | Estella | 16 | 4 | |
7 | Estella | Torres del Rio | 29 | 7,5 | |
8 | Torres del Rio | Logrono | Navarrete | 29 | 9 |
9 | Navarrete | Najera | Azofra | 24 | 7 |
10 | Azofra | S.to Domingo de la Calzada | Granon | 22 | 6,5 |
11 | Granon | Villambista | 23 | 6 | |
12 | Villambista | San Juan de Ortega | Atapuerca (sito preistorico) | 23,5 | 7 |
13 | Atapuerca | Burgos | Tardajos | 32,5 | 11 |
14 | Tardajos | Castrojeriz | 30,5 | 7,5 | |
15 | Castrojeriz | Fromista | Villarmentero | 34 | 9,5 |
16 | Villarmentero | Villarcazar de Sirga | Calzadilla de la Cueza | 29 | 8,5 |
17 | Calzadilla de la Cueza | Sahagun | 22,5 | 6 | |
18 | Sahagun | Calzada Romana (da Calzada del Cotoa Reliegos | Reliegos | 31 | 8,5 |
19 | Reliegos | Leòn | 25 | 6 | |
20 | Leon-Oviedo | Oviedo | |||
21 | Oviedo-Leon | Villar de Mazarife | 21,5 | 5,5 | |
22 | Villar de Mazarife | Astorga | 31 | 8 | |
23 | Astorga | Foncebadòn | 26 | 7 | |
24 | Foncebadòn | Ponferrada | 27,2 | 6 | |
25 | Ponferrada-las Medulas-Ponferrada | Cacabelos | 16 | 8 | |
26 | Cacabelos | La Faba | 33 | 8 | |
27 | La Faba | O Cebreiro | FonFrìa | 18 | 6,5 |
28 | FonFrìa | Monastero Samos | Sarria | 34 | 9 |
29 | Sarria | Portomarìn | 22,5 | 5,5 | |
30 | Portomarìn | Melide | 40,3 | 10 | |
31 | Melide | Pedrouzo | 33 | 8 | |
32 | Pedrouzo | Santiago de Compostela | 20 | 5 | |
33 | Santiago de Compostela | 792,2 | |||
34 | Santiago | Negreira | 23 | ||
35 | Negreira | Olveiroa | 31 | ||
36 | Olveiroa | Finisterra | 37 | ||
883,2 |
1 luglio 2014
Sono veramente sul Cammino???
Ma… sono veramente sul Cammino??? Domanda legittima visto che a meno di un mese dalla partenza non sento la minima tensione, la minima "paura".
Lo so, mi conosco. La vigilia di ogni viaggio è sempre stata accompagnata da quel misto di eccitazione che "solo noi drogati di partenze riusciamo a comprendere".
Questa volta è diverso e, forse anche per questo, ci vado cauto. Dico a tutti che non è detto che parta, non è detto che questo viaggio lo farò davvero.
Incontro amici durante le mie corse o camminate quotidiane che mi chiedono "Ti prepari per il Viaggio?!" "Ci provo" rispondo io. Forse perché non sento ciò che dovrei sentire…
Sono molto tranquillo e questo mi disorienta…
15 luglio 2014
Dieci giorni, la distanza dalla meta...
La distanza che mi separa dal realizzare un sogno che dura da anni, riuscire a rendere vero e tangibile qualcosa che ho sempre e solo immaginato. Un sogno, appunto.
Voglio almeno provarci, non è detto che arrivi in fondo. Sarà difficile stare tutto questo tempo lontano da casa, ma spero che il cammino mi regali qualcosa che giustifichi tale rinuncia.
Ma cosa aspettarsi? niente. Non voglio aspettarmi niente!
Parto convinto di inseguire i passi di milioni di pellegrini su una
strada logora da millenni di fatiche, magari troverò solo un cammino
moderno e dovrò, con urgenza, cercare altri significati. Tutti i cammini
sono un compromesso tra fatica e cuore. E forse, per una volta,
conviene lasciare il cervello a casa.
23 agosto 2014
Che posso raccontare?!
Ancora non ho capito cosa e come posso raccontare questa storia, ma ora ho tempo, ho molto tempo a disposizione per farlo...
...a presto...
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