lunedì 6 gennaio 2014

Una notte alla Fonda



E' un tiepido sabato sera invernale per le vie del paese. Siamo a Teruel, in Spagna; in Aragona, per la precisione.
Le famiglie, le coppie o i gruppi di amici affollano le vie del centro per poi ammassarsi nei frequenti locali per quello che noi chiamiamo aperitivo.
Bar, locali o sale da té si alternano lungo le vie del centro rubando la scena ai "classici" negozi.
Il numero di questi locali è impressionante, ma c'è un motivo: sono frequentatissimi da tutta la cittadinanza. Non a caso ogni locale propone la "sua" lista di tapas da abbinare ad ogni bicchiere; si parte dalle tapas classiche con jamon (di Teruel, ottimo!) pan y tomate, alle più elaborate.
Il “Normale” sabato sera procede fin verso le 22 dove la gente torna a casa o trova posto negli altrettanto numerosi ristoranti per la cena. Si ritirano solo dopo le 22, orario tutt’altro che consueto rispetto al nostro quando alle 20 siamo già tutti attorno alla tavola.
Un normale sabato spagnolo, dicevamo; non è così alla Fonda del Tozal, qui è in programma una serata speciale.
Intanto c’è da dire che il locale non è un locale normale, la “Fonda del Tozal” era una locanda già 500 anni fa e le camere ai piani superiori evocano ancora un’epoca ormai sfuggita. Il locale ricavato dalle antiche stalle della locanda è un vero Saloon, di quelli che siamo abituati a vedere nei film e uno spirito sanguigno tipico degli spagnoli che trasuda da ogni mattone.
Qui alla Fonda ogni sabato c’è un concerto di musica rock con piccoli gruppi locali che è una buona fonte di richiamo per la popolazione e questo sabato non fa differenza. Stasera, in più, complici le festività natalizie, è stato chiesto agli avventori di portare con sé del latte. Tutto il latte accumulato verrà portato alla locale associazione che fa beneficienza “por qué hoy, en Espana, hay mucha gente que le faltan muchas cosas” ci spiega la proprietaria del locale.
La serata alla Fonda riscuoterà un grande successo,  sono stati raccolti più di 1.000 litri di latte e la serata è volata tra vino, birra e grandi classici del rock. Gli ultimi clienti hanno abbandonato il locale alle 7 di mattina e non erano solo giovani, qui alla Fonda si son viste famiglie, coppie mature, ragazzini e giovani che per una volta non sono stati gli ultimi ad andare a letto.

1 commento:

  1. El banco de alimentos de Teruel, declarado de utilidad pública
    Sábado, 30 marzo , 2013 | Por Eco de Teruel | Categoria: Actualidad Local

    Una imagen del concierto de Luciopercas que se realizó a beneficio del Banco de Alimentos





    La asociación Banco de Alimentos de Teruel ha sido declarada de Utilidad Pública, según un Real Decreto recientemente publicado el Boletín Oficial del Estado.

    La entidad turolense es una de las 17 -16 asociaciones y una federación- que reciben dicho reconocimiento. Dos son de carácter nacional y el resto autonómicas; el banco de alimentos de Teruel es la única de Aragón que obtiene la distinción.

    Entre las últimas acciones de la asociación, hay que citar la emprendida con el CAI Voleibol Teruel con motivo del partido del pasado 2 de marzo, en la que se recogieron 480 kilos de alimentos no perecederos, la mayoría botellas de aceite. El CAI Voleibol por su parte premió la solidaridad del público con el sorteo, en el descanso, de una serie de artículos de merchandising del club.

    Las pasadas navidades, en la campaña junto con Cáritas “Si das poco, ellos recibirán mucho” por colegios y parroquias, se lograron ocho toneladas en donaciones. Simultáneamente, se hizo otra colecta en las oficinas de ibercaja, en Teruel y en otras ciudades. También el 28 de diciembre el Banco de Alimentos recaudó unos mil litros leche en un concierto benéfico a cargo del grupo Luciopercas, en el bar de la fonda del Tozal.

    El Banco de Alimentos de Teruel es una asociación privada de carácter benéfico, independiente y sin ánimo de lucro, cuyos voluntarios tienen por objeto recuperar excedentes alimenticios, evitando de este modo que los alimentos consumibles pero no comercializables sean destruidos, para, finalmente, hacerlos llegar a las personas más necesitadas de su entorno geográfico.

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